Ali di Fuoco, [Add Pantaleo X Bronze Saint della fenice]

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>megres<
view post Posted on 5/12/2009, 02:53




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CITAZIONE
Londra 1888
ore: 4:30 Am
temperatura: 7°
Clima: umido

Notte infausta quella appena calata per le vie londinesi. Un vento gelido spirante tra i vicoli cittadini, simula lamenti strazianti di femminea memoria. Anima viva pare non esserci nonostante si odano schiamazzi in lontananza e guaiti di cani. La tua presenza, quasi fuori luogo, passa apparentemente inosservata ma qualcuno pare seguirti. D'un tratto qualcosa attira la tua attenzione. In lontananza scorgi una fioca luce di una lanterna: proviene da un saloon ancora aperto. Entrare o destarsi?....Ecco il primo dillemma che si pone sul tuo cammino.




CITAZIONE
OT/Allora Leo, questa e' la tua prima esperienza nel gdr. Quella che ti ho appena dato e' una linea guida da prendere come spunto per introdurre il tuo PG(puoi anche non chiamarlo Pantaleo e dargli un nome inventato se vuoi XD). Puoi partire dall'immagine che ho messo per creare una descrizione introduttiva(luogo...clima...vie...case...quartieri) del luogo in primis, e del tuo Pg in secundis(cosa provi, cosa pensi...accennare al tuo passato se vuoi..). Puoi interagire, se vuoi, con personaggi di circostanza(se lo ritieni necessario) e chiudere il post giungendo al saloon...

Ricorda che il narrato lo devi porre alla terza persona, mentre il pensato e il parlato alla prima( puoi usare le " " o gli * * per differeziarli a tua scelta). Ovviamente lascia il dovuto spazio per non rendere i post troppo confusi ;)...Ah! aguzza la fantasia XD

Enjoy!!

 
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pantaleo
icon10  view post Posted on 7/12/2009, 20:46




Londra 4.00 del mattino, il vento sferzava le cime di alberi rinsecchiti e la temperatura inclemente avrebbe costretto in casa chiunque, ma non Ikki. Camminava compiacendosi della sua solitudine, era questo il momento della giornata che più preferiva. Di giorno la città era troppo caotica: troppe parole, discorsi, schiamazzi, rumori...insomma troppe persone.
Fin da quando aveva lasciato la propria casa per un difficile rapporto con suo padre aveva preferito instaurare pochissimi legami. Lo stretto necessario per poter sopravvivere.
Ogni sua “passeggiata mattutina” era un momento per far riemergere il ricordo di suo fratello e di sua madre, morta nel darlo alla luce. Si chiedeva se la sua vita sarebbe stata diversa qualora ci fosse stata lei; il senso di colpa lo attanagliava, pur essendo consapevole che il sacrificio di sua madre fosse stato assolutamente consapevole.
Mentre rifletteva ancora una volta su questo, sentì una presenza alle sue spalle. “Chi sarà mai a quest'ora?” pensò.
Fece qualche altro passo svoltando l'angolo e si fermò nell'attesa che la sensazione avuta precedentemente si concretizzasse in una figura umana, ma nulla si fece avanti.
Senza dar peso più di tanto all'accaduto continuò a camminare arrivando davanti ad un saloon, stranamente aperto a quell'ora, che recava una piccola insegna sul alto destro dell'ingresso appesa con due catenelle che sembravano soccombere nella lotta impari contro il vento.
Un uomo, talmente ubriaco da stare a torso nudo, era accasciato sulla soglia cantando con veemenza una canzone non proprio adatta al coro della domenica. Doveva aver bevuto molto a giudicare dal suo alito. E pensare che Ikki non si era neanche avvicinato più di tanto.
L'uomo lo chiamò: “ehi! FrateHICllo, offriresti un bicchierino ad un HIC vecchio infreddolito?”
Ikki lo osservò per un attimo con uno sguardo straniato e poi rispose: “Vecchio io non sono tuo fratello...e se vuoi riscaldarti, indossa i vestiti che hai sparso per strada...” Così dicendo, fece per andarsene quando fu attratto da una musica che proveniva dal saloon, una melodia molto familiare che gli ricordava i pochi giorni sereni di un passato molto lontano trascorsi in compagnia di suo fratello.
Sorpreso e quasi costretto decise di entrare nel saloon.
 
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>megres<
view post Posted on 7/12/2009, 23:53




.....

Prossima ormai è l'alba e spiragli di luce, come aculei, s'iinsidiano beffardi tra le abitazioni. Una leggera brina avvolge le vie desie in quel di Londra nel mentre echi distanti si fanno largo tra i silenti vicoli. L'alba di un nuovo dì t'accompagna in quel saloon che, stranamente, è pieno di vita. Schiamazzi di gente provengono da ogni dove, la puzza d'alcol, parzialmente, si dipana all'apertura della porta, ma una nube di fumo t'annebbia la vista. Il caos più totale ti prende lasciandoti spiazzato: l'inferno in terra poi non è solo un racconto da narrare a menti ingenue.

Donne sedute ad ogni tavolo, banchettano gioconde con i messer di turno compiaciuti del loro avvenente fascino. Raggiungi il bancone del saloon e una voce ti si rivolge:


"Buon giorno, prende qualcosa?"

Intanto la porta si chiude dietro di te con ritardo, eppure sei già entrato da un pò; qualcuno ti tiene d'occhio ma individuarlo in quella confusione, ti risulta difficile.



CITAZIONE
OT/Ottimo Leo, buono il post. Ricorda che se descrivi pensieri e parlati piu' lunghi, ti conviene lasciare dello spazio col narrato così da rendere comprensibile a chi legge ;). La seconda linea guida ti è stata data...A TE... XD



Edited by Sion83 - 8/12/2009, 01:03
 
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pantaleo
view post Posted on 11/12/2009, 17:56




Frastornato dai cinerei effluvi che si levavano dai tavoli allegri e licenziosi Ikki si sedette al bancone rispondendo con un po' di ritardo alla domanda del barman:

"uno scotch doppio"



Il barman fece un leggero cenno col capo e cominciò ad armeggiare con le bottiglie polverose. Dopo pochi secondi lasciò scivolare sul bancone un bicchiere.

Lo sguardo di Ikki si perse nel liquido dai riflessi ambrati. Si sentiva fuoriluogo in quella carnascialesca sagra del vizio, ma qualcosa lo aveva attirato all'interno...quella musica così familiare che ora non percepiva più, come se tutto fosse divenuto silenzio!
A quel punto un brivido attraversò il suo corpo. Si voltò violentemente facendo cadere il bicchiere, ancora pieno, sul pavimento in travi lignee.

Il barman che fino ad allora non aveva degnato di uno sguardo il giovane alzò gli occhi e scorse un volto trasfigurato, sembrava avesse di fronte un demone. Prima che parlasse Ikki gli gettò in faccia una banconota da 20 sterline e contenendo a stento un certo tremore disse:

"tieni il resto"



Il suo sguardo vagava tra il fumo che aleggiava, ormai meno denso. Osservò tutte le figure presenti, nessuna sembrava essere quella che lui cercava. Ma cosa stava cercando?

I pensieri si affollavano nella sua mente. Aveva perso il senno? Nulla sembrava indicargli una spiegazione per questa suo stato. Qualche ora prima per strada aveva avuto la medesima sensazione. Qualcuno o qualcosa lo stava seguendo?!

Si diresse verso l'uscita. L'aria del mattino concesse un po' di sollievo alla sua mente provata da quei pensieri.
Il sole cominciava ad illuminare la città decisamente lieta del clima mite che il nuovo giorno avrebbe recato.
Una nuova, inconscia, consapevolezza si stagliava più vivida nella sua mente...qualunque cosa avesse dovuto affrontare l'avrebbe attesa senza paura.

 
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>megres<
view post Posted on 13/12/2009, 17:27




...

Un lugnolo di sole t'accarezza il volto dissipando parzialmente quella nebbia che di quelle terre è sovrana. Inzi a vagare com'avevi fatto durante quella nottata: un disagio ti sovviene dalle viscere. Ti guardi intorno sott'occhio quasi a cercar d'individuare quella presenza che ti segue ma non si palesa, i pensieri sovrastanti nelle tue stanche membra si dipanano, quasi materializzandosi, dinanzi i tuoi occhi; al di là però....una figura t'appare d'improvviso facendoti raggelare il sangue nelle vene. Alto e slanciato, costui si presenta avvolto da un tabarro nero che l'avvolge interamente, solo i vitrei occhi si scorgono. La chioma cremisi si smuove accarezzata da un gelido vento mattutino e prima di venirti incontro, ti rivolge parola:



"Il fatto che tu mi stessi aspettando, vuol dire che le mie impressioni erano giuste. D'ora in avanti quella che fu la tua vita, non esiste più! Nessuno avrà più in memore il tuo nome, tantomeno il tuo volto...Per tutti sarai NESSUNO"



I passi cadenzati giunsero a termine a pochi metri da te.



CITAZIONE
OT/Ottimo Leo...descrizioni come hai fatto fin'ora e...to be continued so ;) XD

 
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pantaleo
view post Posted on 15/12/2009, 20:42




...



La vicinanza di quell'uomo lo innervosiva...istintivamente fece un passo indietro facendo scricchiolare la ghiaia biancastra sotto i suoi piedi. Tutta la forza di volontà di cui pensava di essere dotato sembrava vacillare come un castello di carte al soffio di un bambino.

Non riusciva a dare un senso a quelle parole nè a trovare il fiato per rispondergli.


Qualcosa di nuovo, però, cominciò a diffondendersi dentro di lui...era come se il sangue delle sue vene stesse evaporando...un calore fortissimo pervadeva il suo corpo...qualcosa di terrificante ma allo stesso tempo sua come niente al mondo.

più il calore aumentava, piu sembrava che la sua forza stesse crescendo...non aveva più così tanto timore...senza indugiare avanzò verso quell'uomo.
decise che avrebbe provato ad affrontarlo...

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Edited by pantaleo - 15/12/2009, 22:14
 
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>megres<
view post Posted on 16/12/2009, 01:41




.......


Fremente nel cuore, i passi che compi sono pesanti. A fatica ti porti avanti senza conoscere il motivo di tale disagio. La temperatura è ancora molto bassa eppure...una goccia di sudore,raggelatasi, stria il tuo viso lasciando una scia vistosa. La figura ti fissa: Tu che mai hai abbasato lo sguardo dinanzi a qualcuno, cedi alle sue iridi e ti blocchi...Non riesci a proferir verbo e, tremante, non riesci a risponderlo nell'immediato.


"Cosa ti succede, non dirmi che la lingua t'è scesa nello stomaco? Non sopporto chi non risponde a quel che dico, tantomeno, non sopporto chi non conosco e per giunta non si presenta.."





SPOILER (click to view)
CITAZIONE
OT/ Bene Leo. Il post andava bene solo che quando ti parlo, conviene che mi rispondi XD

CITAZIONE
"Il fatto che tu mi stessi aspettando, vuol dire che le mie impressioni erano giuste. D'ora in avanti quella che fu la tua vita, non esiste più! Nessuno avrà più in memore il tuo nome, tantomeno il tuo volto...Per tutti sarai NESSUNO"

avresti dovuto dire qualcosa nel post fatto, ma non e' un problema perche' lo fai adesso XD


ho fatto in modo che tu lo possa fare al prossimo post ;) XD
 
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pantaleo
view post Posted on 16/12/2009, 19:32




scosso nuovamente da quella sorta di stato confusionale che lo disorientava, ikki cercò di rispondergli; fece un respiro profondo per misurare il tono della sua voce...:

"potrei dire la stessa cosa anche a te...mi segui come fossi la mia ombra per tutta la notte...facendomi credere di aver perso il senno, mi dici che devo dimenticare chi sono e tutta la mia vita per chissà quale tua impressione senza neanche dirmi il tuo nome e pretendi che io ti risponda?"



Parlò tutto d'un fiato. La stanchezza e le emozioni della notte appena trascorsa si facevano sentire come un macigno...ma cercava chiarezza...perciò fissandolo negli occhi quasi diafani attese che quegli parlasse.

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>megres<
view post Posted on 18/12/2009, 14:25




.........


"Bada a come mi rivolgi parola, potrebbe essere l'ultima"


Disse lo sconosciuto ammantato, fissandoti in modo deciso e scevro di qualsivoglia emozione. La mano sinistra intanto si leva da sotto il tabarro per scostare la chioma dal viso quasi infastidito dal soffio freddo del vento.

"Il mio nome lo saprai nell'istante in cui ne sarai degno, al momento, il tuo solo pensiero deve essere di sopravvivenza. Seguimi e capirai..."


Così dicendo ti invita a seguirlo presso un'abitazione abbandonata. La chiave di volta posta al di sopra del portone presenta l'effige di un uccello mitologico che per certi versì t'accompagnerà lungo l'intero viaggio. Una volta entrati, ti ritrovi dinanzi uno scenario desio e lugubre. Ovunque scorgi candele lungo una parete che a stento illumina una scalinata che porta al piano superiore. L'oscuro individuo ti guarda e ti rivolge parola dopo tanto silenzio.


"Fossi in te mi riposerei...ti attende un lungo e duro periodo...sempre se resisterai..."



CITAZIONE
Ot/ok leo..al solito come hai fatto fino a questo momento. A te la libera descrizione del piano superiore e dei pensieri che hai una volta che cercherai di riposare.

 
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pantaleo
view post Posted on 18/12/2009, 22:03





...


Gli occhi di quell'individuo lo avevano come marchiato...sentiva che lo scrutavano anche mentre stava salendo quelle scale polverose che, pensò, difficilmente avrebbero resistito ad un corpo più pinguè del suo a giudicare dai rumori che producevano i gradini ad ogni suo passo.

Giunto al piano superiore, si diresse senza difficoltà verso l'unica porta presente...i suoi occhi si erano abituati all'oscurità del luogo; si chiese, tuttavia, perchè tutte le finestre fossero chiuse pur essendo ormai sorto il sole!

Attraversato l'uscio si ritrovò in un'ampia stanza...anche quì due alte finestre erano sprangate...
si sentiva un forte odore di urina...lungo il muro sulla destra erano posti dei barili vuoti ormai dimora di grossi ratti che si muovevano noncuranti del nuovo ospite...da molto tempo mancavano le cure di una donna a quella casa!

Avvicinandosi alla parete sinistra della stanza si accorse che vi era stato approntato un letto improvvisato con un po' di paglia ed un lenzuolo che aveva un odore peggiore di quello della stanza.

Vi si sdraiò comunque...era troppo stanco...gli eventi della notte precedente lo avevano completamente disfatto...ma non era il suo corpo a essere provato, quanto il suo spirito.

Ripensò alle parole di quello straniero, a come non avesse potuto evitare di seguirlo in quel luogo putrescente...avrebbe perso il suo nome, la sua vita, la sua identità!...che senso aveva tutto ciò?

i pensieri si affollavano nella sua mente senza ordine, senza logica come l'onda di marea si infrangevano su di essa non lasciandole respiro, fino a che la stanchezza prevalse e non si lasciò andare in un sonno profondo...


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>megres<
view post Posted on 27/12/2009, 12:42




CITAZIONE
Ot..Una sola precisazione. Allora, quando scrivi il narrato, dato che si parla di azioni poste in terza persona con un loro filo conduttore, ti conviene non lasciare troppi spazi; renderesti il post pesante dal punto di vista della lettura.XDD/OT


..................


Un Orologio a muro scandisce lo scoccar delle 8:00. L'eco dei rintocchi, come lamenti invischiati di sadiche risate, ti giungono all'orecchio destandoti da quel profondo sonno che t'aveva preso senza che te n'accorgessi. Una melodia, d'ossimoro, quasi t'accompagna nel tuo risveglio. Bach, Schubert, Mozart? Non fa differenza alcuna in quella conseguenzialità di aberrante sodalizio che tutt'intorno l'aria riempie.
Incuriosito, ritorni al piano di sotto; certo, svegliarsi la sera è alquanto insolito. Entri nella sala da pranzo e una tavola imbadita ti si pone all'attenzione. Su di essa v'è la più variegata scelta che si possa immaginare. Al capo opposto noti quella figura ormai familiare. TI scruta, come al suo modo, con sguardo truce proferendoti parola:



"Hai dormito abbastanza direi...Serviti di tutto quel che vuoi, hai bisogno di recuperar energie. Intanto parlami un po' della tua vita."


Disse nel mentre s'accingeva a sorseggiar un pò di ottimo vino d'annata.

 
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pantaleo
view post Posted on 10/1/2010, 17:06




Si sedette lentamente...non si era ancora svegliato del tutto.
Le prelibatezze sulla tavola stridevano con la povertà della casa, ma non ci fece caso più di tanto...era affamato, non mangiava da ventiquattro ore.
Per un attimo si dimenticò dell'uomo che aveva di fronte...la musica di sottofondo lo avvolgeva come un vento caldo...riconobbe la sinfonia 40 di Mozart.

Poi si volse verso l'uomo...era molto difficile per lui che non amava esporsi più di tanto parlare della sua vita, ma a quella persona non poteva dire di no...quindi cominciò:


"Sono nato nel sud dell' Hampshire, i miei genitori si conobbero lavorando presso la dimora di un conte: mio padre era l' istitutore dei figli, mia madre la governante.
Vivevano in una piccola casetta con mura in mattoni e finestre verdi nei pressi di un laghetto nella tenuta del conte.
Un anno dopo il matrimonio, nacque mio fratello Gabriel..."

Si soffermò sulle sue parole, pronunciare quel nome gli faceva ancora male...poi continuò:

"dopo poco mia madre rimase nuovamente incinta...fu una gravidanza difficile fin dai primi mesi, stando a quanto mi seppero raccontare in seguito...mio padre stava giorno e notte vicino a lei, la lasciava solo per badare ai suoi compiti d'insegnante...poi arrivò il giorno del parto, la scelta tra la mia e la sua vita...una scelta scontata per una madre!...
passarono alcuni anni da quel giorno, ma mio padre divenne un' altra pesona si isolò completamente, cominciò a bere, perse il lavoro, iniziò a prendersela con mio fratello e soprattutto con me; gabriel decise di andare via di casa...
qualche anno dopo seguii la sua stessa scelta...vagai per molto tempo, prima di decidere di stabilirmi quì a londra...

ora sai tutto...soddisfatto? Dimmi di te!"



così dicendo mandò giù un grosso boccone di pane.

 
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>megres<
view post Posted on 15/1/2010, 00:21




............

Silente, avvolto da quell'aura di mistero ben celata al di sotto di quel manto, lo sconosciuto ascoltò le parole altrui in un cozzante connubbio d'indifferenza e solerzia nell'atto di bere il suo vino. L'ultimo sorso all'ormai vuoto calice, anticipò quella che fu una risposta alle parole del giovane.


"Ostenti sicurezza nel parlare della tua vita e favelli attimi che presto, per te, saranno solo ricordi di una vita passata."


La mano lasciò la presa che, ben salda, stringeva ancora il calice, per scostare quel nero capuche mostrando alla vista altrui il proprio volto. Una cicatrice simboleggiante una croce, sferzava il viso all'altezza dello zigomo, la carnagione, riflessa da soffuse luci, appariva ambrata più della prima volta, quando il suo sguardo incrociò quello altrui.

"Se ti ho portato in questo luogo, di certo nonl l'ho fatto per darti una possibilà, bensì per ridestare in te qualcosa che va al di là della tua immaginazione. In epoche lontane, uomini valorosi hanno messo al servizio di un dio giusto, i loro servigi come segno di rispetto nei suo cofronti. Altrsì, alcuni di loro hanno imparato a loro spese che la giustizia e' figlia del sangue. Da soli hanno compreso il bene e il male, ma la confusione dei loro animi ha prevalso sul senso di giustiza che tanto billantavano. Dimmi ora, ragazzo, le tue idee sono chiare?"


Detto questo, s'alzò dal suo posto per sedersi vicino quell'organo che tanto l'ammaliava quando eseguiva qualche composizione di classica memoria.

 
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pantaleo
view post Posted on 2/3/2010, 19:24




osservando le movenze sinuose ed eleganti di quella figura priva di ogni incertezza, cercò di dare una risposta alle parole appena ascoltate che parevano incarnare la formula di un sacro giuramento...un giuramento che l'avrebbe legato per la vita a qualcosa di straordinario!

quindi rispose:

"il fine dei tuoi discorsi è ancora molto oscuro per me!...hai parlato di giustizia, bene, male, dio...tutte parole magniloquenti che le persone strumentalizzano e di cui riempiono le loro viscide e fetide bocche tentando di dimostrare chissà quale nobiltà d'animo...ma tu sembri diverso!...sei simile a me...comprendi il senso vero che sta dietro alle parole e cerchi di liberarle da un involucro ormai incancrenito...
ebbene, mi chiedi se io abbia le idee chiare?...si io credo che la giustizia esista e ci appartenga, che discernere il bene dal male sia virtù di pochi...io sono tra questi, la vita mi ha riservato la possibilità di conoscere entrambi gli aspetti che la costruiscono...bene, male...io so quale scegliere e penso che tu già ne sia consapevole..."



dicendo così sorrise verso l'uomo con la cicatrice sul volto ed attese che proferisse nuovamente parola...
 
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13 replies since 5/12/2009, 02:53   405 views
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