| Non appena la figura scomparve, Orpheo ebbe molto a cui pensare: "Avevo superato la prova che mi era stata affidata, e il cavaliere mi aveva rivelato il suo nome lui si chiama Jadir". Dopo essere rimasto per un pò immerso nei suoi pensieri si alzò dalla roccia è andò alla ricerca delle erbe curative come gli aveva suggerito Jadir, dopo un attenta e scrupolosa ricerca trovò delle erbe curative, però per potersi curare esse dovevano essere tritate in modo da ottenere una specie di crema che andava messa sulla ferita proprio come gli aveva insegnato suo padre prima di morire, per far ciò doveva andare alla locanda sperando che lì avrebbe trovato gli strumenti che gli servivano, dopo un breve cammino iniziò ad intravedere la luce di una torcia infatti quando si avvicinò vide quella che aveva tutta l'aria di una locanda, quando aprì la porta un campanello tintinnò ed annunciò che qualcuno era entrato, all'interno la locanda era più grande che vista da fuori, con un bancone, un bel caminetto, dei tavoli apparecchiati per la cena e delle sedie, una lunga scala che portava al piano di sopra dove c'erano le camere, Orpheo si avvicinò al bancone ed un uomo lo accolse con gentilezza: "Salve viaggiatore benvenuto nella mia locanda io sono Frost, come posso esserti utile?" chiese: Orpheo lo ringrazio è continuò: "il mio nome è Orpheo,mi ha mandato qui Jadir, e se non chiedo troppo vorrei degli attrezzi per tritare queste foglie in modo da poter curare la mia ferita, è mostrò la brutta ferita", Frost rispose: "Oh si si la stavamo aspettando Jadir mi ha parlato molto di te dicendomi che sei un aspirante saint, cmq certo che puoi usare i nostri attrezzi sono su quel tavolo ed indicò un tavolo in fondo alla sala, usali finchè vuoi". Orpheo lo ringraziò è raggiunse il tavolo si accomodò mise le foglie nella ciotola prese il mattarello e cominciò a girare in senso orario ed ant- orario finchè le foglie non furono tritate a dovere e non nè uscì una crema spalmabile che sarebbe stat applicata sulla ferita. Subito dopo tornò dal sig. Frost che lo accolse dicendo. "Spero che ora si senta meglio, cmq le ho riservato la cena ed una camera al piano di sopra dove potrà riposarsi e recuperare le forze" "La ringrazio per la disponibilità", dopo aver ringraziato e preso la chiave della stanza Orpheo si diresse al tavolo che gli è stato indicato e dopo aver consumato il pasto si diresse su per la scalinata e vedendo il numero sul tesserino si diresse verso la camera 10 infilò la chiave nela fessura la girò ed entrò chiudendo la porta alle sue spalle,si sdraiò sul letto stanco morto ripensando a tutto ciò che gli era successo in quella giornata: "è stata una lunghisima giornata, ho incontrato un cavaliere, ho affrontato dei lupi ed ho anche rischiato che uno di loro mi staccasse un braccio ma sono contento e non vedo l'ora di affrontare le altre prove che mi aspettano" con questo pensiero Orpheo si addormentò
Edited by Vincenzo1989 - 18/4/2009, 22:31
|