" Due aspiranti a confronto ", Megres vs Bastian Mac Thunder

* D'un tratto all'interno dell'arena fecero il loro ingresso due figuri, uno era Siegfried di Asgard della costellazione di Dubhe mentre l'altro era un Saint misterioso, solo una maschera proteggeva il suo corpo. Guilty era il suo nome. Entrambi erano giunti lì per visionare il duello dei loro allievi. *

Un breve tragitto, che risuto' esser quasi una visita giudata per la citta', che d'un tratto agli occhi di Megres, si paleso' l'anfiteatro ove avrebbe dovuto di li a poco duellare. Congedato l'uomo che lo avea accompagnato, si diresse all'interno di quella grande struttura, opera primordiale dell'uomo, che gia' testimoniava la presenza sulle gradinate di gente che, o per semplice curiosita' o per gusto di veder duellare, ivi era giunta e continuava ad arrivare da ogni direzione, quasi fossero ratti attratti dal flauto magico di qualcuno.

Con passo deciso senza mostrar alcun timore o esitazione, Megres si diresse verso il luogo del dello non prima di aver attraversato un lungo corridoio che non palesava alcuna forma d'illuminazione; solo un bagliore alla fine di esso, rendea il tragitto alquanto visibile: e poi fu.....la luce.

Il forte contrasto, per un attimo impedi' a Megres di visualizzare l'area circostante: attimo breve alla fine, in quanto l'occhio non fece sforzo alcuno a riprender la giusta dimensione di cio' che si palesava intorno ad esso. Gradinate colme e ricolme di gente che, gia' eccitate da un probabibile spargimento di sangue, sbraitavano e urlavano a squarcia gola quasi fossero sul punto di avere un orgasmo per qualcosa che ancora si dovea compiere.

Infimi nel loro modo di essere, quanto sgradevoli e altezzosi nel modo di porsi, quasi fossero giudici di un evento al di fuori delle loro competenze, nulla sapeano di cio' che stava per accadere, nonostante tutto non lesinarono esternazioni apofriche di qualsivoglia natura.

°Tsk! gentaglia di alto borgo........piu' sono benestanti piu' il loro animo e' corrotto dall'avidita' e dalla brama di sangue e potere e di tutto cio' che ne comporta°

Pensieri quelli di Megres, ebbero ad esser interrotti dal palesarsi di due figure all'interno del'arena: la prima era Siegfried, la secona invece era ignota al giovane brasiliano; una maschera copriva il suo volto, ma l'altezza e la muscolatura lasciavano intender la potenza che quell'uomo avea dentro se.

L' attimo per fissare le due figure basto' al giovane Megres per congedarsi dal loro sguardo con un semplice chianar del capo per mettersi in un angolo dell' anfiteatro in attesa che il suo avversario finalmente si palesasse dinanzi a lui.

La folla acclamava: un'atmosfera surreale aleggiava per l'anfiteatro nonostante chi si stava per sfidare, ai piu' se non a tutti, era un emerito sconosciuto che affrontava un' altro emerito sconosciuto. Eppure......nessuno risparmiava cori da circo quasi stessero aspettando due fiere pronte a sbranarsi l'un l'altra. Megres nel suo angolo quasi fosse un Boxer che altro non attendea il suono della campana per dare il via alle danze, scorse nel tunnel dinanzi a lui una sagoma dai tratti ancor non ben definiti, la figura avanzava decisa fino a quando la luce non irradio' il suo volto e il suo corpo.
Da quel preciso momento nulla ebbe piu' senso, tutto intorno al giovane brasiliano si annullo'....solo quell'individuo esistea ed era li, proprio dinanzi a lui. Lo sguardo imperturbabile cadde sulle ferite e la cicatrice che portava lo straniero in volto...da dove proveniva? Che razza di allenamento avea fatto per riportar cotali ferite? chi era?...tutti interrogativi che si sarebbero sciolti, probabilmente, durante lo scontro.

"E di grazia, con chi ho il piacere di confrontarmi quest'oggi? Non sei di queste zone straniero e neanche delle terre da cui provengo, qual'e' il tuo nome? Se devo far fuori qualcuno, che mi rimanga almeno impresso nella mente il nome di chi presto passera' a miglior vita: ogni tanto il mio ego ha bisogno di esser fomentato e tu sarai il giusto viatico per render possibile cio'."

Megres continuo' a scrutar con aria truce e determinata quella figura che parea nasconder un certo non so che' di ambiguo, in attesa che anche lui proferisse parola.

Un fugace sguardo al suo avversario basto' a Megres per carpirne la forza interiore che emanava, non era un uomo qualunque; come lui avea sostenuto un addestramento atto ad una futura investitura: da temere senz'altro ma la consapevolezza nella propria forza era tanta e questo Megres lo sapea benissimo.

"Mac Thunder? Quindi il mio avversario e' di origine scozzese, bene...anzi ottimo, i tuoi avi avranno di che gioire nel riabbracciarti una volta che li avrai raggiunti."

La sfida ancora dovea prender inizio ma la tensione all'interno dell'arena era gia' alta; i due sfidanti erano fieri e risoluti....a parole se la cavavano senz'altro bene ma i fatti avrebbero deciso da quale parte avrebbe peso l'ago della bilancia.

Uno sguardo fugace all'aere intorno e poi l'attenzione di Megres ebbe ad esser solo per una persona, solo per Bastian MacThunder.

Il manto, dolcemente, disegnando le linee ben marcate cadde dal corpo del giovane brasiliano, era lui a far la prima mossa; notato l'invito ad attaccare da parte del suo sfidante non perse tempo e richiamato a se' il cosmo si diresse deciso in direzione dello scozzese apparentemente senza un piano ben preciso...

Tanto rapido quanto imprevedibile Megres, giunto a pochi metri dal suo avversario, sposto' il suo baricentro sul lato sinistro caricando di rovescio con il taglio della mano opposta un colpo che avrebbe impattato all'altezza della spalla sinistra di Bastian; ma si sa' che un attacco del genere sarebbe stato quantomeno prevedibile e scontato, il gesto servia solamente per far si che l'avversario assumesse una posa di difesa dal lato dell'offensiva per poi agire in maniera del tutto diversa. Il fendente di taglio venne si caricato per esser scagliato ma rimase sospeso...una sfera intanto nascosta dal busto del giovane brasiliano risiedeva nel palmo della mano sinistra pronta ad esser lanciata. Fintato l'attacco, Megres al massimo della sua velocita', indirizzo' quell' agglomerato di puro cosmo, dal basso verso l'alto, in direzione del ventre del suo sfidante con l'intento di scagliarlo da subito a metri di distanza....come si dice: chi inizia bene, e' a meta' dell'opera.

L'azione di Megres sorti' non del tutto l'effetto desiderato, Bastian con un rapido movimento limito' i danni quanto piu' possibile riportando una lieve ferita all'addome mentre la sua cicatrice, riapertasi, paleso' sul suo volto una macchia rosso porpora che cadea giu' in maniera flemmatica e cadenzata.
Non perdendosi d'animo lo scozzese punto' diritto alle caviglie del brasiliano forse con l'intento di fargli perder l'equilibrio, in modo da attaccarlo con una sfera di solo cosmo dalle dimensioni notevoli.

°Tsk! e pensare che la strategia attuata mi avrebbe permesso di sbarazzarmi del tipo una volta e per sempre....e' piu' resistente di quanto pensassi, dovro' inventarmi qualcos'altro.°

Nel mentre dell'azione offensiva, Megres si senti' colpire dal basso all'altezza dele caviglie...una smorfia di disappunto, tersa, misto di rabbia e dolore si paleso' sul suo volto; le cose non doveano andare in quel modo e se non volea trovarsi alla merce' del suo avversario, un'azione rapida necessitava in quel momento.

Avvertito l'impatto Megres, si accascio' al suolo notando con la coda dell'occhio una strana luce sopra di lui, quindi, rapido richiamo' nouvamente a se' il cosmo ma non per offendere, bensi' per contenere quella sfera che probabilmente di li a breve sarebbe arrivata, ma al contempo, ancora al suolo, quasi fosse un animale in posizione di difesa, rimase vigile in modo da scattare al momento giusto per pianificare poi una nuova azione offensiva.

Strano...tutto troppo strano, Bastian avea il nemico a portata di mano eppure.....non fece nulla, non attacco', non volle infierire seppur non vi era un motivo apparente per farlo dato che Megres era pronto a ricever qualsivoglia attacco senza batter ciglio ed agire di conseguenza.

"Stolto, una chance sprecata la tua...perche' hai esitato? E' vero, stavo a terra ma di certo la mia posizione non era di svantaggio per me anzi...questo tuo folle gesto ti costera' caro."

Felino il movimento quanto rapido nello scattare che il giovane brasiliano si diresse nuovamente contro il suo avversario, stavolta pero' l'attacco sarebbe stato portato in modo diverso.

Non una, bensi' due sfere si concentrarono in entrambi i palmi di Megres, una venne ad esser scagliata all'altezza del volto, mentre l'altra rimase ferma nel palmo sinistro del giovane brasiliano. L'impatto della prima avrebbe fatto si che Bastian per difendersi avrebbe utilizzato una difesa cosmica, ma nel fare cio' avrebbe perso per un attimo di vista il suo avversario che uscendo dalla visuale nemica, avrebbe portato un attacco dal basso verso l'alto tenendo ancora concentrata nel palmo della mano la seconda sfera di cosmo. L'obiettivo sarebbero stati gli arti inferiori; cosi' facendo, Megres avrebbe avuto l'opportunita' di menomare le gambe del suo avversario....che Bastian avrebbe evitato anche questo attacco?

..........

Abile, veramente molto abile. Bastian Mac Thunder si stava rivelando un avversario piu' arcigno del previsto. Di sicuro era dotato di buona tecnica ma non era tutto...in se' avea lo spirito del guerriero.

L'attacco del giovane brasiliano ando' a buon fine solo per meta', la difesa nel mentre del suo balzo all'indietro, permise allo scozzese di proteggersi, ma data la distanza ravvicinata non pote' evitare di esser scagliato a distanza; ciononostante non cadde di peso al suolo bensi', quasi fosse un uccello, plano' nell'aere per attutire poi l'impatto.

Mai domo Bastian scaglio' una sfera di cosmo verso il suo avversario: strana fu la traiettoria, parea esser non indirizzata al suo avversario dato l'effetto che gli era stato impresso. Megres noto' l'offensiva dello scozzese e visto che la sfera non seguia una linea retta, bensi' una parabola curva, di scatto si diresse verso il suo sfidante apparentemente incurante dell'attacco portato.

Intanto la sfera veloce stava per sopprangiungere alle spalle di Megres che, anche non vedendola, rese di esser sotto tiro, ma cio' non gli impedi' di schivare l'attacco a sorpresa.
L'avanzare del giovane brasiliano era si spedito ma al contempo un manto di cosmo lo avvolgea onde incapare in spiacevoli sorprese. Come preventivato la sfera colpì l'interno del bicipite femorale sinistro, il dolore si avvertia chiaramente ma la difesa preventivamente alzata avea permesso al giovane di salvare la funzionalita' dell'arto riportando come unica conseguenza un rallentamento della corsa. Il momentaneo arrestarsi porto' ad una perdita dell'equilbrio, ma non del tutto....poggiate entrambe le mani a terra, Megres si diete un ulteriore slancio in avanti, cosi' facendo ridusse ulteriormente lo spazio tra se e lo scozzese, giunto quasi vicino all'obiettivo, poggio' la gamba destra al suolo per avere un ulteriore spinta mentre con la sinistra tento' di scagliare un calcio laterale all'altezza del busto. L'azione pero' non era ancora terminata. Con la gamba di richiamo tento' di colpirlo all'altezza del torace ma un' ennesima sfera parti' dalla mano sinistra alle sue spalle. Incrinando la schiena per aver maggior allungo sugli arti inferiori, il brasiliano lascio' partire un colpo verso il basso indirizzato alla gamba sinistra del suo rivale.


Strategia quella di Megres atta ad impedir all'avversario di individuare il reale obiettivo. Bastian si sarebbe cosi' trovato a parar un primo calcio laterale seguito da uno frontale senza pero' aver la visuale libera per notare la sfera che sarebbe impattata all'altezza dell'arto inferiore mancino.